Echinacea: contro virus e batteri l’aiuto naturale per il sistema immunitario

L’azione Immunostimolante dell’Echinacea purpurea (L.) Moench., benefici su cefalee, sintomi influenzali e vie respiratorie.

di Francesco Marino

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Echinacea purpurea (L.) Moench.

“Il capo tribù Alce Nero considerava la pianta di Echinacea, membro integrante del proprio albero genealogico, non diversa dagli individui umani della tribù Sioux dei Lakota Oglala.”

Echinacea purpurea (L.) Moench. è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
La pianta dall’altezza di 1,20÷1,80 m presenta steli ruvidi, spesso ramificati alla sommità delle infiorescenze dove si presentano pubescenti. Le foglie presenti alla base dell’asse infiorescenziale presentano margini irregolari, di morfologia diversa quelle presenti sullo stelo a margine finemente seghettato e rastremate verso la base.
Tra Giugno e Luglio portati dall’estremità finale dello stelo si presentano le infiorescenze, grossi capolini formati da fiori tubulosi porporini, circondati da fiori ligulati rosa intenso che ricadono verso il basso.
La droga della specie officinale è rappresentata dalla radice e dalle parti aeree fiorite.
La specie è diffusa nel Nord America, presente nelle praterie e nei prati intorno ai boschi della Rocky Mountains.


La pianta rappresenta uno dei principali rimedi curativi utilizzati nella medicina tradizionale dai Nativi Americani. Impiegata nella purificazione del sangue, l’utilizzo della specie è attestato nelle tribù Omaha, Ponca, Pawnee, Dakota, Crow, Comanche, Lakota e Cheyenne nel trattamento della cefalea, mal di denti, raffreddori, mal di stomaco, reumatismi, nella cura della psioriasi e ferite da taglio, come afrodisiaco, analgesico e rimedio contro le punture di insetto e morsi di serpenti.

Introdotta ufficialmente alla fine dell’800 nella medicina occidentale, le virtù di questa pianta sono ancora oggi oggetto di studi farmacologici che attestano dell’Echinacea un’azione immunostimolante atta a rinforzare le difese del nostro organismo contro influenze, virus e malattie delle vie respiratorie.

Etimologia

Echinacea: dal greco ἐχῖνος echînos riccio, porcospino, riccio di mare e, per estensione, spinoso: riferimento alle squame spinose del ricettacolo;

purpurea: dal greco πορφύρεος porphýreos di colore rosso porpora, per il colore dei fiori.

Proprietà

La radice e le parti aeree fiorite dell’Echinacea purpurea (L.) Moech. svolgono un’azione immunostimolante sulle difese del nostro organismo, rafforzativi e stimolanti del sistema immunitario contro batteri e virus che causano influenze, raffreddore e infiammazioni a carattere infettivo delle prime vie respiratorie.
L’Echinacea è utilizzata nel trattamento della congestione nasale, nella difficoltà di respirazione, nella cefalea, tosse, bruciori di gola e dolori muscolari.

L’attività Immunostimolante e l’efficacia terapeutica della pianta è attribuita alla presenza di molecole bioattive quali: olio essenziale, alcaloidi indolizidinici, composti derivati dall’acido caffeico e polisaccaridi.

Estratti della radice sono utilizzati nella cosmesi naturale come cicatrizzanti a livello cutaneo, nella cura di dermatiti, psioriasi e nel trattamento anti-aging.

Formulazioni Erboristiche

I principali preparati erboristici derivati dalla specie Echinacea purpurea (L.) Moech.sono:

  • Decotto: (si utilizza il taglio tisana della parte aerea fiorita);
  • Miellito: (macerazione dei cinorrodi freschi nel miele)
  • Tintura madre (macerato idroalcolico delle radici fresche);
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Fiore Echinacea purpurea (L.) Moech.

Echinacea tra storia e curiosità

L’Echinacea rappresenta uno dei principali rimedi terapeutici dei Nativi Americani presenti nelle praterie del Nord America.
Nel 1737 John Clayton ne descrive l’uso medicinale nel suo trattato “Catalogo di Piante, Frutta e Piante Autoctone della Virginia.”

Il Professore Gino Pollacci lavorò sino ad età avanzata sull’ Echinacea purpurea (L.) Moech. ed E. angustifolia DC, gli studi furono pubblicati sulla sua opera Monstera deliciosa dopo la sua morte.
Nel 1870 il dottor H.C.F. Meyer crea un preparato dal nome “Mayer’s Blood Purifier” a base di Echinacea.

In passato alcuni autori inserirono nello stesso gruppo il genere Rudbekia ed Echinacea.
Nel 1900 Clarke pubblica a Londra il suo “Dizionario di Materia Medica Pratica” dove inserisce i dati relativi agli studi clinici sull’Echinacea.

In Europa nel 1916 l’Echinacea viene riconosciuta ufficialmente come Pianta Officinale.
Nel 1952 l’erborista elvetico Alfred Vogel nel Sud Dakota (USA) ricevette in dono dallo sciamano indiano Alce Nero capo della tribù Sioux dei Lakota Oglala dei semi di Echinacea.

Le specie officinali Echinacea purpurea (L.) Moech., E.angustifolia DC. ed E. pallida Nutt. presentano le stesse proprietà terapeutiche.
Nel 2007 viene ideata la nuova cultivar l’ibrido Echinacea ibrido denominata “HotSummer” dai petali arancio-rossi.

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