Ophrys classica Devillers-Tersch. & Devillers
di Francesco Marino
Un elogio all’incanto del genere Ophrys e alle loro mirabili strategie funzionali all’autoimpollinazione.
La maggior parte delle piante a fiore invita a sé gli insetti impollinatori, donando loro una sorta di “ricompensa” ovvero nettare e sostanze zuccherine.
Alcuni piante a fiore però, non producendo alcuna ricompensa per l’insetto ospite, hanno escogitato strategie mimando il comportamento innato degli insetti impollinatori.
Come?
Tramite l’inganno sessuale!
Ecco come:
Il labello funge da inganno sessuale per gli insetti riproducendo la forme dell’addome femminile ed emanando un odore simile ai feromoni femminili.
L’impollinazione avviene quando gli insetti maschi tentano di accoppiarsi con il fiore.
Charles Darwin nel 1981 aveva notato che i fiori erano visitati solo da insetti maschi.
Recenti studi hanno dimostrato come i fiori entrano in una sorta di competizione con le femmine dell’insetto pronubo, alterando leggermente il proprio odore risultando così più attraenti per gli insetti maschi.
Questa competizione data da “segnali legati a comportamenti innati già
presenti nel regno animale” rappresenta una sorta di parassitismo da parte della pianta nei confronti degli insetti impollinatori
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Bibliografia
Cozzolino S. 2017, Piante Troppo Furbe o Insetti Troppo Ingenui?, Atti Accademia Nazionale Italiana di Entomologia
Anno LXV, 2017: 181-184.