Melissa: calma soluzione per una notte di sogni tranquilli

Calmante-sedativa, le proprietà spasmolidiche sull’apparato digerente e l’azione antisettica dell’olio essenziale della Melissa officinalis L.

di Francesco Marino

“Api sono coloro che consacrano la loro vita ai riti, e furono queste api-Ninfe a far desistere gli uomini da una dieta carnivora e a insegnare loro un regime vegetariano. Una di queste ninfe, Melissa, per prima scoprì dei favi, ne mangiò e mescolò miele e acqua; istruì le compagne e chiamò gli insetti melissai dal proprio nome.”

Aspesi F. 2001, Nympha Orientalis, Conference Paper (PDF Available) · October 2001 with 55 Reads, Conference: IX Convegno Internazionale di Linguisti – Milano, 8-10 ottobre 1998, At Milano
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Melissa officinalis L.

Melissa officinalis L. è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. La specie presenta fusti eretti, ramificati dall’altezza media di 30÷80 cm. Le foglie sono opposte, picciolate dalla forma ovale con lembi rugosi. Se sfregate le foglie emano un odore forte di limonene, caratteristica data dalla presenza dei peli ghiandolari presenti sui lembi, sito di secrezione degli oli essenziali. I fiori sono riuniti in verticillastri, dalla corolla bianca. Il frutto è un tetrachenio.

La droga della specie officinale è rappresentata dalle foglie.
Pianta originaria dell’Asia Occidentale è ampiamente diffusa in Europa, il suo habitat è rappresentato da luoghi abbastanza freschi come boschi, margini di boschi.
L’utilizzo della specie ha origine preclassica, già le popolazioni Arabe coltivavano e conoscevano e proprietà curative della pianta. Nell’epoca classica la Melissa officinalis L. è introdotta in medicina come sedativo per i disturbi di origine nervosa e spasmolitico intestinale.

Etimologia:

Melissa: dal greco μέλισσα mélissa ape, essendo una pianta mellifera per eccellenza;
officinalis: da offícina laboratorio medioevale: piante usabili in farmaceutica, erboristeria, liquoristica, profumeria e simili.

Proprietà

Le foglie della Melissa officinalis L. svolgono un’azione calmante-sedativa sul sistema nervoso centrale utilizzate nel trattamento dell’insonnia di origine nervosa.


Neuroprotettiva, coadiuvanti nei disturbi dell’apparato digerente di origine nervosa favoriscono la digestione, riducendo eruttazione, flatulenza e coliche intestinali.
L’efficacia terapeutica
delle foglie di Melissa officinalis L. è data dalla presenza di acidi fenolici quali: acido rosmarinico, caffeico, clorogenico, e composti appartenenti alla classe dei flavonoidi dei quali ricordiamo:quercitoside, ramnocitrina. La presenza di tali molecole bioattive, conferiscono alle foglie attività antivirali nei confronti dell’Herpes simplex.


L’ olio essenziale contenuto nei peli ghiandolari presenti sulle foglie, costituito da citronellale, citrale, ocimene, nerolo, geraniolo, β-cariofillene, germacrene presenta proprietà antibatteriche, antifungina e antispasmodica, utile nel trattamento dell’insonnia, nervosismo, ansia depressiva, disturbi digestivi, crampi dello stomaco e dismenorree mestruali.

Melissa officinalis L.

Formulazioni Erboristiche

I principali preparati erboristici derivati dalla specie Melissa officinalis L.sono:

  • Decotto: (si utilizza il taglio tisana delle foglie);
  • Tintura madre (macerato idroalcolico delle foglie fresche);
  • Olio Essenziale (distillato della pianta fresca);

Nota: L’olio essenziale di Melissa è caustico e irritante per le membrane e le mucose, è estremamente importante diluire il contenuto prima della somministrazione sia interna che esterna. L’olio essenziale non deve mai venire a contatto con gli occhi perché possono causare gravi irritazioni. Nell’impiego degli oli essenziali devono sempre essere prese in considerazione solo essenze purissime, nel caso della Melissa prendere in considerazione la chemiotassonomia. Prima di ogni trattamento rivolgersi al proprio medico o specialista.

La Melissa tra storia e curiosità

Il medico arabo Avicenna nell’XI le attribuiva la capacità di “confortare il cuore”.

Omero nell’Odissea descrive che: Rhea, divinità pre-olimpica figlia di Gea ed Urano, partorì Zeus a Creta, nell’antro Ideo – al cui ingresso si innalzava un albero –grotta sacra alle api e sede di rituali iniziatici, in cui né dio né uomo potevano entrare, e furono proprio le api sacre a nutrire il neonato col miele.

Lattanzio autore greco scrive: Le api della grotta divennero Ninfe, una di queste Melissa, fu la prima sacerdotessa della Magna Mater: lei e le sue sorelle verranno chiamate Melissai.

Paracelso la consigliava per potenziare la memoria.

Carlo Magno ne ordinò la coltivazione nei giardini medicinali del regno, in modo da averne sempre in abbondanza.

Durante il Medioevo, la Melissa ebbe un periodo di grande fama come pianta medicinale.

Nel ‘600 in Francia i monaci Carmelitani consideravano l’Acqua di Melissa il rimedio di tutti i malanni.

Melissa officinalis L. spp. officinalis è la specie più coltivata.

La specie Melissa officinalis L. spp. altissima è una sottospecie tetraploide avente un olio essenziale a composizione completamente differente dalla specie Melissa officinalis L.

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Bibliografia

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